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Valutare acquisto seconda casa

Finalmente, già con timidi segnali nel 2014, ma con maggior forza da quest’anno si manifestano dati di ripresa sul mercato immobiliare delle seconde case.

Un appartamento dove trascorrere il weekend con famiglia e figli, un luogo dove passare vacanze di relax e avventura, un nido d’amore o un rifugio per la propria pensione o hobby.

E’ il sogno di tutti possedere una casa con una vista mozzafiato e un piccolo angolo verde dove ricevere amici e cenare facendosi accarezzare da una brezza frizzante.

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A volte basta uno scorcio su lago, mare o cime verdi per riscoprire alcuni momenti della vita e per farci innamorare di un luogo e di una casa. In questo mercato ciò che conta è la location e le emozioni che trasmette. Ma anche la qualità dell’offerta oggi è essenziale nel processo decisionale di acquisto.

«Già dallo scorso autunno si sono intravisti segnali positivi, ma è da inizio anno che si registra un deciso incremento dell’attenzione che si spera possa presto tradursi in compravendite» spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, che si aspetta vendita di seconde abitazioni a quota 25.500 unità a fine 2015 dalle 23mila di fine 2014 (di cui 14.800 saranno al mare).

Il mercato della seconda casa sta vivendo quindi un momento di risveglio e per la prima volta gioca in anticipo rispetto al segmento della prima residenza, mercato che stenta ancora a manifestare i suoi risultati positivi soprattutto in provincia e lontano dalle città. Infatti nelle grandi città i segnali di ripresa sono ormai evidenti da circa due anni.

Chiaramente rimangano ancora lunghi i tempi di trattativa e decisione per l’acquisto della seconda casa. La valutazione si fa molto più razionale e quindi ne hanno un beneficio gli immobili con un buono stato di manutenzione, di qualità nelle soluzioni costruttive e con un alto potenziale di rivalutazione.

Si apprezzano le soluzioni in residence o complessi immobiliari dove la gestione dell’immobiliare degli spazi è condivisa e con questo anche le spese che più facilmente si ammortizzano.

Infatti, a conferma di quanto sopra, dice Breglia: «Il vero problema del settore della seconda casa al mare è quello legato alla scarsità dell’offerta di qualità. Oggi la discesa dei prezzi da un lato e l’aumento delle offerte in vetrina spingono a riconsiderare l’acquisto anche nelle fasce oltre i 500mila euro, mentre fino a un anno fa l’unica fascia che aveva ancora mercato era quella del piccolo taglio per investimento».

Oggi quindi si è quintuplicato il numero delle trattative e si punta alla casa al mare, al lago o in montagna per diversificare l’impiego del proprio risparmio e per creare una via di sfogo al lavoro quotidiano e oggi, secondo Breglia, molti valutano l’acquisto per paura che l’offerta di buona qualità si riduca nel prossimo futuro.